Testo
I luoghi del mito
Tegea - Τεγέα
antica città, posta a ca 10 km SE dalla moderna Tripoli, si estende su
un altopiano originariamente occupato da 9 piccoli villaggi. Il santuario
principale di Tegea, fu fondato insieme alla città dal re mitico Aleo, era il
Tempio di Atena Alea e fu uno dei più importanti centri religiosi della Grecia.
Il tempio di periodo geometrico, fu famoso come asilo per fuggitivi ed esuli.
Il tempio arcaico di Atena dopo l'incendio del 395 a.C. fu ricostruito da Skopas
con eleganti e raffinati decorazioni tardoclassiche, con ottime soluzioni
architettoniche e meravigliose decorazioni scultoree.
Nel V° secolo d.C. nella sua cella venne costruita una chiesa cristiana.
Tegea, fu una delle città più grandi ed importanti d'Arcadia e fu registrata nel Catalogo Omerico delle Navi.
Per la sua posizione strategica Tegea era di grande interesse per gli spartani
che dopo un lungo periodo di lotta, nel 560 a.C. la costrinsero al ruolo di
stato vassallo.
Contribuì alla fondazione di Megalopoli e alla formazione della
Lega arcadica, a cui poi restò fedele combattendo nella battaglia di Mantinea
del 362.
Prese parte alla confederazione contro la Macedonia nella cosiddetta
guerra cremonidea 266 a.C., poi verso il 235 a.C. entrò nella Lega etolica;
nel 229 a.C. fu devastata da Cleomene III di Sparta;
nel 222 a.C. fu occupata da Antigono Dosone e annessa alla Lega achea;
di nuovo conquistata da Sparta nel 210 a.C., nel 207 a.C. tornò
alla Lega achea, il cui stratego Filopemene raccolse a Tegea, nel 200 a.C., tutti i
contingenti della Lega.
Poi, a poco a poco continuò a perdere il potere politico durante il periodo ellenistico.
Nel 395 d.C. Tegea fu distrutta dai goti, ricostruita col nome Nikli, fu una delle più importanti
città bizantine del Peloponneso e nel XIII sec. divenne la sede della baronia franca di Nicle.
Adesso leggiamo alcuni stralci estratti da "Viaggio in Grecia" di Pausania
- ... Eracle, giunto in Arcadia, chiese a Cefeo di unirsi all'armata, insieme ai
suoi venti figli. Ma Cefeo temeva un'incursione degli Argivi, se avesse
lasciato Tegea, e rifiutò quindi di unirsi alla spedizione. Eracle allora
affidò a Sterope, la figlia di Cefeo, una ciocca dei capelli della Gorgone,
custodita in un'urna di bronzo, che aveva ricevuto da Atena: se un'armata
avesse attaccato la città, le disse, doveva esporre la ciocca sulle mura per
tre volte, senza mai guardare avanti, e il nemico si sarebbe dato alla fuga...
- ... Giunto poi a Tegea, Eracle sedusse Auge, senza sapere che si trattava della
figlia di Aleo. La fanciulla partorì di nascosto un bambino, nel recinto
sacro di Atena. Ma Aleo, dato che in quel periodo la regione era oppressa da
una pestilenza, era entrato nel sacro recinto: si accorse delle grida della
figlia in travaglio, e trovò il bambino. Allora lo espose sul monte Partenio.
Ma la provvidenza divina salvò il bambino: infatti una cerva che aveva appena
partorito lo allattò, e poi fu trovato da alcuni pastori, che lo chiamarono
Telefo...
- Anceo era venerato a Tegea come eroe locale e raffigurato da Skopas in uno dei
frontoni del tempio di Atena Alea, descritto da Pausania, 8, 4, 10; in suo
onore si tenevano giochi locali.
- ...Agli Spartani desiderosi di conquiste la Pizia aveva risposto che
dell’Arcadia avrebbe concesso a essi la sola Tegea «per danzarvi con strepito
di piedi / e per misurarne con la fune la bella pianura». Ma gli Spartani,
vinti nella prima spedizione e fatti prigionieri, furono costretti a portare
quei ceppi che, destinati ai loro nemici, avevano con sé (e cosi batterono il
suolo di Tegea con strepito di piedi) e a misurare con la fune la parte della
piana di Tegea loro assegnata da lavorare...
- Questa è l’iscrizione dedicata a Filopemene a Tegea:
«Sono noti per la Grecia il valore e la fama di quest’uomo,
[che si impegnò
a compiere molte imprese con la forza e molte con
[i consigli,
Filopemene, il guerriero arcade, che fu accompagnato
da grande gloria quando in guerra comandava gli astati.
Lo dichiarano due trofei, eretti sui tiranni
di Sparta; egli eliminò la crescente schiavitù.
Per questi meriti Tegea eresse una statua al magnanimo
figlio di Craugide, autore di una libertà irreprensibile».
- Tra le offerte votive maggiormente degne di nota, c’è nel tempio la pelle del
cinghiale calidonio, ma era ormai putrefatta a causa del tempo e completamente
priva di setole; ci sono, appese, le catene - tutte quelle non distrutte dalla
ruggine - portate dai prigionieri spartani mentre zappavano la pianura per i
Tegeati;
- I Tegeati hanno anche un altro santuario di Atena, detta Poliatis, dove un
sacerdote entra una sola volta all’anno; chiamano questo santuario Eryma,
affermando che Cefeo, figlio di Aleo, ottenne in dono da Atena che Tegea fosse
per sempre inespugnabile; e dicono che, a difesa della città, gli furono dati
dalla dea alcuni capelli che aveva tagliato a Medusa.
- ... Allora Alcmeone tornò a Psofi, e disse a Fegeo di aver ricevuto un responso:
egli si sarebbe liberato dalla follia solo se avesse dedicato a Delfi la
collana e il peplo. Fegeo gli credette e gli consegnò gli oggetti. Ma un servo
fece la spia e rivelò che doveva portarli a Calliroe: allora Fegeo ordinò ai
suoi figli di tendergli un'imboscata, e quelli lo uccisero. Arsinoe li
disprezzò per quanto avevano fatto, e allora i figli di Fegeo la chiusero in
una cassa, la mandarono a Tegea e la diedero come schiava ad Agapenore,
accusandola falsamente di essere lei l'assassina di Alcmeone...
- ... nel tempio di Atena Alea era conservato un peplo inviatovi da Laodice.
«Questo peplo è di Laodice: lo ha dedicato alla sua Atena,
nella patria dai vasti campi, dalla divina Cipro»...
- ... Illo sfidò a singolar tenzone Echemo, re di Tegea, col patto che, se fosse
stato vinto, gli Eraclidi sarebbero rimasti per cinquant’anni fuori dal
Peloponneso; e poiché egli fu vinto e ucciso, gli Eraclidi tornarono a Tricorito...
- ... Per uccidere il cinghiale Eneo invitò tutti gli eroi della Grecia e promise in
premio la pelle della fiera a chi fosse riuscito a ucciderla. I più forti eroi
risposero all’appello: di essi Pausania ricorda (8, 45, 6-7) quelli
rappresentati sul frontone del tempio di Atena Alea a Tegea e cioè Atalanta,
Meleagro, Teseo, Telamone, Peleo, Polluce, Iolao, Proteo, Comete, Anceo, Epoco,
Castore, Anfiarao, Ippotoo e Piritoo...
- ... nel tempio di Atena Alea a Tegea c’era, ancora ai tempi di Pausania, la pelle
del cinghiale (v. 8, 47, 2), ma i denti della fiera erano stati trasportati a
Roma da Augusto...
- ... L’interesse per il culto di Atena Alea da parte di Augusto è attestato dalla
rimozione della statua di culto del santuario di Tegea, ricollocata
all’ingresso del suo foro a Roma (46, 1-5), una punizione per l’infedele Tegea
che potrebbe aver portato alla valorizzazione del culto di Atena Alea a
Mantinea...
Ed ecco alcuni atleti vincitori delle Olimpiadi
- Olimpiade 118ª = 308 a.C. stadio: Apollonide di Tegea;
- Olimpiade 143ª = 208 a.C. stadio ragazzi: Damatrio di Tegea.
- Olimpiade 145ª = 200 a.C. dolico: (gara di corsa che consisteva nel percorrere
sulla sabbia una distanza pari a 7, 12 o 24 volte lo stadio, competizione
basata anche su resistenza e regolarità.) Damatrio di Tegea.