Testo

Aristofane - PLUTO


…e al ritorno racconta alla moglie di Cremilo come Asclepio abbia ridato la vista a Pluto: “…sedette accanto a Pluto e subito gli toccò la testa, poi con un fazzoletto pulito gli asciugò le palpebre. Panacea gli coprì la testa con un velo di porpora; poi il dio fischiò e due serpenti enormi schizzarono fuori dal tempio…


…S’infilarono piano piano sotto la porpora e mi è parso di vedere che cominciarono a leccargli le palpebre; e nel tempo che tu ci metteresti a far fuori dieci bicchieri di vino, Pluto si rialzò e ci vedeva.”


Quindi la moglie di Cremilo dice che andrà a preparare i doni di benvenuto al dio, mentre Carione andrà incontro al dio e a Cremilo che tornano.


entrano Cremilo e Pluto, accolti dal coro dei contadini.


la moglie di Cremilo porta i doni per il dio, ma questi dice che li accetterà solo davanti al focolare, quindi rientrano.


entra un uomo onesto con un ragazzo e spiega a Carione che un tempo era ricco ma…


…che con le sue ricchezze ha aiutato gli amici bisognosi e questi non lo hanno ricambiato quando lui si è ritrovato povero a causa della carestia. Adesso, grazie a Pluto, non è più così quindi…


…è venuto a ringraziarlo ed ha portargli in dono un mantello e delle scarpe che da a Carione.


entra in scena un sicofante il quale si lamenta di essere stato rovinato da quando Pluto ha riacquistato la vista.


“Sono un ispettore degli affari pubblici e privati”, spiega il sicofante, dicendo che lui si occupa del bene della città.


ma l’uomo onesto gli ribatte: “E tu saresti onesto…”


l’uomo onesto quindi gli chiede: “Insomma, non vuoi pentirti?”


e alla risposta del sicofante: “Neanche se mi dessi Pluto medesimo…”, Carione e gli altri lo spogliano di quanto ha indosso e lo ributtano fuori.


una vecchia chiede di parlare con Cremilo.


gli spiega di aver perso il suo giovane amante da quando questi è diventato ricco, infatti ora la rifiuta mentre prima la vezzeggiava in cambio di poche dracme.

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